Ebbene si, anche il Belgio, come molte altre nazioni in Europa e nel mondo, si sta preparando attivamente all’adozione della Fatturazione Elettronica, verso la PA e tra imprese. A partire dal 1° gennaio 2026, sarà introdotto l’obbligo generalizzato di Fatturazione Elettronica, in modalità strutturata, per tutte le transazioni B2B tra i soggetti IVA stabiliti nel Paese. La riforma si inserisce nel più ampio contesto europeo di digitalizzazione fiscale ed è in linea con l’iniziativa “VAT in the Digital Age” (ViDA) della Commissione Europea.
Quadro normativo
A introdurre l’obbligo di Fatturazione Elettronica in Belgio è la legge fiscale del febbraio 2024. Questa norma stabilisce che tutte le imprese belghe soggette a IVA dovranno emettere e ricevere fatture elettroniche strutturate conformi allo standard europeo EN16931, con trasmissione tramite canali certificati. L’obbligo sarà applicato in modalità «big-bang», ovvero senza periodi transitori: tutte le imprese dovranno adeguarsi simultaneamente entro la data stabilita. Questo approccio ricorda unpo’ il drastico «siwtch-on» che ha accompagnato l’introduzione della Fatturazione Elettronica anche nel nostro Paese.
Standard e canali operativi
Il Belgio ha adottato il modello Peppol BIS 3.0, interoperabile a livello europeo, già impiegato per le transazioni con la Pubblica Amministrazione. I due canali ufficiali che verranno attivati in Belgio, sono quello perle fatture verso la PA (B2G, già operativo) e quello delle fatture tra privati (B2B), che possono essere veicolate con Peppol o con soluzioni Peppol-compatibili. Peppol BIS 3.0 è lo standard europeo che rende le fatture elettroniche leggibili, interoperabili e sicure tra sistemi diversi. Già oggi usato in molti Paesi, semplifica lo scambio tra imprese e PA e oggi può essere considerato la spina dorsale della digitalizzazione fiscale in gran parte dell’Europa. Le fatture dovranno rispettare precisi requisiti di autenticità, integrità e conservazione elettronica per almeno 7 anni, come previsto dalla normativa fiscale belga.
Obiettivi della riforma
L’obiettivo principale è ridurre l’evasione IVA, stimata in circa 2,5 miliardi di euro l’anno, e aumentare l’efficienza del sistema fiscale. La digitalizzazione permetterà anche la semplificazione dei processi amministrativi, il miglioramento del cash flow aziendale, grazie a tempi di pagamento più rapidi e una riduzione dei costi di gestione, stimata fino al 40%degli attuali costi.
Incentivi fiscali
Per facilitare l’adeguamento, soprattutto da parte delle PMI, il governo ha introdotto un’agevolazione fiscale del 120% sui costi sostenuti trail 2024 e il 2027 per l’adozione di software e servizi di consulenza lega Italla fatturazione elettronica. Dal 2025, è inoltre prevista una deduzione maggiorata per investimenti digitali.
Evoluzione futura: e-Reporting e modello avanzato
Entro il 2028, il Belgio spera di introdurre gradualmente anche l’e-Reporting in tempo reale, basato su un modello a cinque o sei passaggi(detti «corner»), dove anche l’Amministrazione fiscale sarà parte attiva nello scambio dei dati. Questo sistema consentirà un controllo più puntuale e trasparente delle transazioni, rafforzando la lotta contro le frodi IVA. In sintesi, il Belgio, scegliendo la rete Peppol, di cui TESISQUARE è uno dei primi Access Point certificati, punta a incrementare con la Fatturazione Elettronica tra privati, anche il grado di digitalizzazione nei processi fiscali.